lunedì 20 febbraio 2023

Tuberi e radici ala forno

Ingredienti per 3-4 persone:
3 carote grandi (potete anche giocare con i colori e provare diverse varietà)
3 patate grandi (anche qui potete fare un mix di varietà)
2 cipolle medie (rossa, bionda, bianca, come preferite)
3 barbabietole (vanno bene anche quelle precotte)
Sale e pepe q.b.
Curry
Paprika (dolce, forte o affumicata)
Aglio in polvere o in spicchi
Rosmarino
Timo
Alloro
Erba cipollina
Origano
Olio extravergine di oliva

Potete aggiungere anche le pastinache, il topinambur, il rafano, la rapa bianca e il ravanello se vi piacciono.

Lavate tutti tuberi e le radici e tagliateli più o meno della stessa grandezza, a cubetti, a spicchi o a listarelle. Mettetele in una teglia ampia, in modo che non si accavallino troppo. Aggiungete tutte le erbette e le spezie a vostro piacere, aggiustate di sale e pepe, o peperoncino, fate un bel giro d'olio e mescolate tutto con le mani pulite, massaggiate bene gli ortaggi in modo che tutti gli ingredienti si amalgamino bene e il condimento sia ben distribuito. Infornate a forno già caldo a 180° per 40-45 minuti circa, allungando di qualche altro minuto se necessario e girandole a metà cottura. Sono deliziose mangiate così, ma ancora di più se accompagnate con maionese, o senape.

domenica 1 gennaio 2023

Polpettone vegetale


Per queste feste ho deciso di provare questa ricetta e il risultato è stato sorprendente, davvero buono e si presta bene alla realizzazione anche di un arrosto in crosta, di polpette, fettine da saltare in padella o salsicce. Una volta effettuata la prima cottura nel brodo, il polpettone può anche essere congelato intero o a fette e scongelato all'occorrenza procedendo poi alla cottura in forno o in padella.

Ingredienti:
140 g. di lenticchie secche (potete sostituirle anche con fagioli o ceci, ma chiaramente i tempi di cottura saranno diversi e bisognerà ammollare i legumi preventivamente)
3 pomodorini
1 costa di sedano con le foglie
1 carota
1/2 cipolla
1 cucchiaio di semi di finocchio
2 foglie di alloro secche
200 g. di funghi porcini o misti
1 spicchio di aglio tritato
olio, 
sale,
salvia,
rosmarino,
3 cucchiai di concentrato di pomodoro
10 pomodori secchi sott'olio
220 g. di farina di glutine (quella per preparare il seitan)
2 litri di brodo vegetale
1 cucchiaino di miso (facoltativo)


Sciacquate le lenticchie, scolatele e mettetele in una casseruola con olio, cipolla tritata, carota tagliata a cubetti, sedano tritato, i pomodirini tagliati in quarti, i semi di finocchietto e l'alloro. Fate rosolare e coprite con acqua calda per almeno due dita sopra le lenticchie. Portate ad ebollizione, aggiungete tre pizzichi di sale e completate la cottura a fuoco basso per il tempo indicato sulla confezione delle lenticchie. Alla fine aggiustate di sale se è necessario. Portate a bollore il brodo. A parte tagliate a pezzetti i funghi e rosolateli in padella con olio, aglio, sale, salvia e rosmarino. Versate le lenticchie con le verdure, scolate dalla loro acqua di cottura, in un frullatore, unite i funghi trifolati, il concentrato di pomodoro e i pomodori secchi. Se lo avete aggiungete anche un cucchiaino abbondante di miso. Frullate tutto e trasferite il tutto in una ciotola. Unite ora la farina di glutine e impastata, quando il composto inizia ad essere fibroso, dategli la forma che preferite, io ho fatto un polpettone, ma potete realizzare anche altro. Avvolgete il polpettone in un foglio di carta da forno, legatelo con lo spago affinché non si apra e immergetelo nel brodo bollente. Lasciate cuocere per 45 minuti. A fine cottura potete usarlo subito o congelarlo intero o già a fette e monoporzioni. Io l'ho cotto in forno per circa 25 minuti a 200 gradi, con olio, rametti di rosmarino e aglio. Potete aggiungere anche un cucchiaio di salsa di soia o un pizzico di sale sulla superficie per dargli una spinta in più e sfumarlo con il vino bianco o un goccio di aceto balsamico. Potete fare lo stesso con le singole fette cotte però in padella. Io l'ho servito con della scarola saltata con olio, aglio e peperoncino. Buon appetito!

sabato 8 ottobre 2022

Biscotti della gioia di Santa Ildegarda

I biscotti della gioia o del buonumore, sono dei deliziosi biscotti speziati, dolci e profumati, che venivano consigliati da Santa Ildegarda come rimedio (curativo e preventivo) per fortificare i cinque sensi, rallentare l’invecchiamento, sollevare l’amarezza del cuore, stuzzicare l’intelligenza e rendere lo spirito gioioso. Ildegarda affermava a proposito dei biscotti della gioia: “Dissolvono l’amarezza del cuore, lo calmano e lo dischiudono. Ma spalancano pure i cinque sensi, ti rendono gioioso, purificano i tuoi organi sensoriali, riducono gli umori nocivi e danno al tuo sangue una buona composizione. Ti rendono robusto, gioioso ed efficace nel tuo lavoro”.
Ildegarda affermava che gli adulti possono assumere per un lungo periodo di tempo da tre a cinque biscotti al giorno. Gli adulti, in un caso acuto, possono assumere due biscotti ogni ora. In nessun caso i bambini devono mangiare più di tre biscotti al giorno.
Secondo Ildegarda il farro era considerato “caldo e sostanzioso e anche il più delicato”. Nutritivo e facilmente digeribile “rigenera il sangue, distende i nervi e dispone l’uomo al buonumore” in qualunque modo venga cotto, anche come pane. “E’ il migliore dei cereali… A chi lo mangia dona una giusta struttura muscolare e buon sangue”.
La cannella fu molto apprezzata da Ildegarda che scrisse: “La cannella ha una grande forza. Possiede efficaci proprietà e se la si prende di frequente riduce gli umori nocivi e ne genera di benefici. Chi si sente la testa pesante, e respira con difficoltà attraverso le narici, dovrebbe polverizzare un po’ di cannella e mangiarne spesso”. 
Oltre a farro e cannella, tra gli altri ingredienti dei biscotti ci sono i chiodi di garofano. Per la badessa di Bingen, non sono solo utili, insieme alla cannella, per migliorare il tono dell’umore ma hanno altre utilissime proprietà, in particolare come rimedio per la terapia della pressione alta: “Chi è affetto da mal di testa e sente ronzare le orecchie mangi spesso chiodi di garofano”.
Infine, della noce moscata, pur consigliandone un uso limitato, la santa afferma che migliori l’indole di chi la consuma. Infatti “rende più ampio il cuore di chi la mangia, ne purifica i sensi e schiude l’intelletto alla comprensione”.

La ricetta che vi propongo è pensata in chiave vegana e ha delle piccole aggiunte facoltative proposte da me.

Ingredienti per circa 30-40 biscotti (dipende dalla grandezza in cui sceglierete di tagliarli):

440 g. di farina di farro (in alcune ricette 100 g. di farina vengono sostituiti da 100 g. di farina di mandorle)
1 pizzico di sale
140 g. di zucchero integrale di canna (va bene anche quello bianco)
60 g. di latte vegetale a piacere (avena, soia, mandorla, cocco etc.)
140 g. di olio di semi (o 180 g. di burro vegetale)
70 g. di miele, sciroppo d'agave o d'acero (circa 7 cucchiai). Se non volete usare il miele o lo sciroppo, aumentate la dose di zucchero di 100 grammi
15 g. di cannella in polvere
15 g. di noce moscata
3 g. di chiodi di garofano macinati
1 cucchiaino di lievito per dolci (facoltativo, dipende se li preferite più morbidi o croccanti)

In una ciotola unite tutte le polveri e gli ingredienti secchi, aggiungete poi i liquidi e mescolate con un cucchiaio finché il composto non diventa facile da lavorare a mano. L'impasto dovrà risultare morbido e liscio. Se la pasta dovesse risultare troppo dura, aggiungete altri 30 g. di liquido. Ora potete procedere in tre modi, stendendo la pasta con uno spezzore di 1/2 cm. e con delle formine ritagliare i biscotti per poi disporli sulla teglia coperta da carta forno; fare delle palline con le mani e schiacciarle leggermente; oppure infine, creare un rotolo con la pasta e metterlo in frigo a rassodare per un'oretta, dopodiché tagliarlo a fette spesse 1/2 cm e disposte sulla teglia. Infornare a 180° C. per circa 10-15 minuti. Lasciateli raffreddare completamente prima di consumarli.

Fonte: “Il Libro della Medicina di Santa Ildegarda — Guarire nel corpo e nello spirito” di Marcello Stanzione e Bianca Bianchini per Gribaudi edizioni

martedì 24 maggio 2022

Straccetti vegetali ai peperoni

Ingredienti:

360 g. di farina di glutine
170 g. di fagioli bianchi cotti e ben scolati (sostituibili con ceci, lenticchie o tofu al naturale ben scolato)
400 g. di acqua  
2 cucchiaini di miso 
60 g. di aceto di riso o di mele
1 cucchiaino di aglio in polvere
1 cucchiaino di sale
60 g. di olio d'oliva

Per insaporire ulteriormente si può aggiungere:
1 cucchiaino di paprika affumicata o dolce
1 cucchiaino di di peperoncino o pepe nero
1 cucchiaino di mix per arrosti, senza sale (rosmarino, origano, timo, pepe nero, basilico, cipolla e aglio disidratato, salvia e alloro), oppure una sola delle aromatiche che lo compongono
2 cucchiai di salsa di soia

Sciogliere il miso nell’acqua. Inserire all’interno di un frullatore con il boccale alto il brodo, i fagioli, l’aceto, l'aglio e il sale (ed eventuali altri insaporitori). Frullare. Aggiungere l’olio e frullare ancora. In una planetaria aggiungere la farina di glutine e la parte liquida frullata precedentemente. Utilizzare prima il gancio a farfalla per impastare un paio di minuti. Dopo aver impastato cambiare il gancio e mettere quello ad uncino. Impastare a velocità lenta per un quarto d’ora. Controllare che la planetaria non si surriscaldi, magari mettendo in pausa per qualche minuto ogni tanto coprendo l’impasto. Impastare un po’ a mano facendo delle pieghe, in modo che la parte esterna risulti sempre più liscia. Dividere in parti uguali e creare delle salsiccette, arrotolarle in due fogli di carta da forno. 
Disporre i salsicciotti nel cestello della vaporiera, chiudere e lasciar cuocere per un’ora e mezzo a fuoco alto. Trascorso il tempo toglierli dalla vaporiera e farli raffreddare completamente per qualche ora. 
Per fare degli straccetti basterà sfilettare i salsicciotti con le mani.
Si possono congelare gli straccetti già sfilacciati, oppure i salsicciotti interi o a pezzi da sfilacciare poi una volta scongelati prima di cuocerli.

Gli straccetti così preparati si possono cucinare in mille modi, c'è solo il limite della fantasia, sono ottimi ad esempio con i peperoni (come in foto), con i funghi oppure cotti con vino bianco, birra, o limone, o ancora, si prestano benissimo per preparare il kebab. Questi straccetti necessitano di essere salati durante la cottura. 

STRACCETTI CON I PEPERONI

600 g. di straccetti (potete usare anche quelli di soia o seitan già pronti)
600 g. di peperoni
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
paprika
pepe o peperoncino a piacere
sale
salsa di soia
vino bianco (opzionale)
rosmarino
origano
400 g. di pomodorini o salsa di pomodoro (opzionale)

Lavare e tagliare i peperoni a filetti o a cubetti e tritate una cipolla. In una padella, mettete un filo d'olio e uno spicchio d'aglio. Rosolate gli straccetti finché non avranno fatto una bella crosticina. Aggiungere rosmarino e origano, un goccio di salsa di soia e una spolverata di paprika, se vi piace il piccante potete usare anche il pepeoncino. Sfumate con del vino bianco (opzionale). Togliete lo spicchio d'aglio. Aggiungete i peperoni e la cipolla. Lasciar cuocere finché i peperoni non sono morbidi. A questo punto se volete unite anche il pomodoro lasciando cuocere per qualche minuto. Aggiustate di sale. Se vi piace, alla fine potreste aggiungere delle lamelle di mandorle tostate.

sabato 14 maggio 2022

Pancetta vegana

Questa mattina mi sono imbattuta in una delle ricette pazzesche di Vegnarok e sono rimasta a bocca aperta. Non potevo non provarla!
Essendo una ricetta molto semplice, con pochi ingredienti che avevo già in casa, appena ho avuto un po' di tempo mi sono subito messa all'opera e quello che vedete in foto è il risultato.
Visivamente è impressionante e devo dire che anche il sapore è molto buono e la resa in cottura davvero interessante, saltata in padella con un filo d'olio forma una deliziosa crosticina esterna e l'interno resta morbido. Ovviamente non è "uguale" alla pancetta, ma è un'ottima alternativa, in più si può congelare a fettine sottili, se si vuole usare come bacon nei panini, oppure a cubetti per sughi e ripieni. Provatela e fatemi sapere!

Ingredienti per una teglia 25x15 cm.
600 g. di acqua
300 g. di amido di mais (io ho usato metà amido e metà farina perché purtroppo non avevo la giusta quantità, ma il risultato è stato comunque ottimo)

Per la parte bianca:
1 dado vegetale (se avete il dado in polvere mettete 2 cucchiaini)
1/2 cucchiaino di sale

Per la parte rossa:
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
2 cucchiai di paprika affumicata (io ho usato quella piccante)
3 cucchiai di tamari (o salsa di soia)
2 cucchiai di vino rosso
8 gocce di fumo liquido (mettetene la metà se usate la paprika affumicata)

Per la superficie:
Pepe nero
Aglio in polvere
Timo
Rosmarino

Sciogliete l'amido nell'acqua e dividete il composto in parti uguali in due ciotole. Nell'impasto bianco unite il sale e il dado. Potete anche scioglierlo precedentemente in un po' dell'acqua prevista riscaldata e successivamente aggiunta, in questo modo non resteranno grumi e si amalgamerà meglio al tutto.
Nell'impasto rosso, aggiungete il concentrato di pomodoro, la paprika, il tamari, il vino e il fumo liquido. Mescolate bene con una frusta.
Ungete una teglia antiaderente e portate il forno a 170°. Fate un primo strato con il composto bianco e infornate per 5 minuti. Quando la superficie risulterà ferma, fate un altro strato con il composto rosso e infornate nuovamente per altri 5-7 minuti, finché la superficie non sarà al tatto asciutta. Proseguite allo stesso modo con un altro strato bianco e poi uno rosso. Completate con il composto bianco e prima di infornare spolverate con pepe nero, aglio in polvere, rosmarino e timo. Le quantità dosatele in base ai vostri gusti.
Alla fine sfornate e lasciatela raffreddare prima di usarla.

lunedì 13 dicembre 2021

Pandoro vegano

Dopo diversi tentativi finalmente sono riuscita a riprodurre un Pandoro vegano molto simile all'originale, non uguale naturalmente, ma molto soddisfacente nella consistenza e nel sapore e la gioia di averlo realizzato in casa con le mie mani non ha prezzo, è un'emozione. 
La ricetta del Pandoro non è complicata, ma è molto impegnativa, gli ingredienti sono pochi e semplici, ma ci vorrà tempo e pazienza. Se deciderete di buttarvi nella sperimentazione sappiate che avrete bisogno di una giornata intera per prepararlo, per poterlo poi gustare il giorno dopo. 
Ma vediamo ora come si fa! Queste dosi sono adatte per uno stampo da pandoro di 750 grammi.

INGREDIENTI:

Per il lievitino:
90 gr. di farina manitoba
1 cucchiaino abbondante di zucchero bianco o di canna
80 ml. di latte di soia al naturale tiepido
15 gr. di lievito di birra fresco

Per il primo impasto:
50 ml. di latte di soia al naturale tiepido
20 gr. di zucchero bianco o di canna (circa 1 cucchiaio abbondante)
5 gr. di lievito di birra fresco
160 gr. di farina manitoba
30 gr. di margarina a temperatura ambiente

Per il secondo impasto:
120 ml. di latte di soia al naturale tiepido
150 gr. di zucchero bianco o di canna
200 gr. di farina manitoba
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino di curcuma (facoltativo, serve solo per il colore)
30 gr. di margarina a temperatura ambiente

Per la parte aromatica:
2 cucchiai di sciroppo d'acero (o miele)
Semi di una bacca di vaniglia
Buccia grattugiata di 1 limone
30 gr. di cioccolato bianco vegano o burro di cacao

Per la sfogliatura:
130 grammi di margarina a temperatura ambiente

FASE 1:
In una ciotola versate la farina, lo zucchero e il latte di soia tiepido all'interno del quale avrete prima sciolto il lievito. Con l'aiuto di una forchetta mescolate tutto cercando di togliere i grumi. Coprite e lasciate lievitare in forno spento con la luce accesa per 1 ora.


FASE 2:
Prendete la ciotola con il lievitino, sciogliete nel latte vegetale tiepido il lievito e versatelo sul composto, iniziando a mescolare. Aggiungete anche lo zucchero e la margarina morbida e aiutandovi con una forchetta cercate di amalgamare bene tutti gli ingredienti. Per ultimo unite la farina setacciata, poco alla volta, e create un panetto morbido. Trasferitelo sul tavolo infarinato e lavoratelo a mano finché non sarà bello liscio e omogeneo. Aggiungete un po' di farina se risultasse eccessivamente appiccicoso. Ricordatevi che comunque deve essere molto morbido. Coprite e rimettete in forno a lievitare coperto con un canovaccio per un'altra ora.

FASE 3:
Mettete in un pentolino a bagnomaria, il cioccolato bianco, con un paio di cucchiai di latte di soia e fate sciogliere. Aggiungete lo sciroppo, la vaniglia e la buccia di limone. Lasciate raffreddare. Sciogliete il lievito nel latte vegetale rimasto.
Riprendete l'impasto e ponetelo in una planetaria, aggiungete il latte di soia con all'interno il lievito e azionate a velocità media finché non sarà incorporato. Aggiungete poi un pizzico di sale e la margarina morbida e poi il composto aromatico poco alla volta. Infine unite lo zucchero e la farina setacciata. Lasciate andare finché gli ingredienti non saranno amalgamati e poi spostate l'impasto sul piano infarinato e continuate ad impastare a mano finché non otterrete un composto omogeneo. Riponetelo nella ciotola, copritelo e lasciatelo lievitare nel forno spento per altre due ore. Trascorso il tempo spostatelo in frigo per 45 minuti -1 ora circa. 

FASE 4:
E' giunto il momento della sfogliatura. Prendete l'impasto, infarinate un piano da lavoro e con un matterello stendetelo in una sfoglia rettangolare. Aiutandovi con il dorso di un cucchiaio o di una spatola, spalmate su tutta la superficie la margarina ammorbidita in modo uniforme. Ripiegate poi gli angoli verso il centro, creando un rombo e sigillate bene i bordi, in modo da chiudere per bene dentro la margarina. Con il matterello stendete nuovamente la sfoglia in un rettangolo e chiudetela in tre parti, a portafoglio. Avvolgete nella pellicola e mettete in frigo per 20 minuti.
Riprendete l'impasto, stendete di nuovo a triangolo e fate un'altra piega a tre, dal lato opposto alla precedente, avvolgetelo nella pellicola e di nuovo lasciatelo riposare in frigo.
Ripetete il procedimento un'altra volta.
Finito con le pieghe della sfogliatura prendete l'impasto e cercate di dargli la forma di una sfera e posizionatelo all'interno di uno stampo da Pandoro unto e infarinato. Copritelo con un panno e lasciatelo lievitare nel forno spento per 4-6 ore, finché non avrà raggiunto un po' più del bordo superiore.

COTTURA:
Preriscaldate il forno a 170° e infornate il pandoro. Cuocetelo per 20 minuti, poi abbassate a 160° e proseguite per altri 35 minuti. Se dovesse colorarsi troppo la superficie copritelo con un foglio di alluminio. Fate la prova stecchino per accertarvi che sia cotto. Sfornatelo e lasciatelo raffreddare per qualche ora prima di spolverarlo con zucchero a velo e consumarlo. 

Buon appetito!



sabato 11 dicembre 2021

Crostata al limone

Io amo i dolci al limone e questa crostata è fenomenale, profumatissima e molto facile e veloce da preparare.

Ingredienti per la pasta frolla:
350 gr. di farina 00 (si può sostituire con la farina integrale, d'avena o un'altra farina senza glutine)
100 gr. di zucchero (va bene anche di canna o integrale)
70 gr. di acqua
70 gr. di olio di semi
1 cucchiaino di lievito per dolci
buccia grattugiata di 2 limoni non trattati

Ingredienti per la crema al limone:
80 gr. di succo di limone filtrato
buccia di un limone non trattato (a strisce non grattugiata)
120 gr. di zucchero (va bene anche integrale o di canna)
70 gr. di amido di mais (o fecola di patate)
600 gr. di bevanda vegetale di soia non zuccherata (va bene anche un'altra bevanda vegetale)
1 pizzico di curcuma per rendere la crema gialla (facoltativo)

In più:
farina per il piano
zucchero a velo

Procedimento:
Iniziate con la crema. In un pentolino, mettete il succo di limone filtrato, la buccia e unite lo zucchero e l'amido di mais, mescolando energicamente con un cucchiaio di legno. Unite poco alla volta la bevanda di soia e infine la curcuma, amalgamando bene il tutto. Portate sul fuoco e mescolando continuamente per evitare che si formino grumi aspettate che la crema inizi a sobbollire, la vedrete addensarsi velocemente. Spegnete e lasciatela raffreddare. 
Preparate ora la frolla. In una ciotola capiente versate l'acqua, l'olio, lo zucchero e la buccia di limone, mescolate per un po', aggiungete poi la farina e il lievito setacciati, poco alla volta. Mescolate prima con un cucchiaio e poi portate la pasta, che risulterà un po' sbriciolata, sul piano leggermente infarinato e impastate fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Se dovesse sembrarvi troppo secca, bagnatevi le mani semplicemente e impastate un altro po', vedrete che prenderà la consistenza giusta.
Preriscaldate il forno a 180°, ungete e infarinate una tortiera con fondo rimovibile da 24-26 cm. di diametro. Spolverate il piano e stendete la pasta frolla in una sfoglia dello spessore di 4-5 mm. Aiutandovi con il matterello trasferite la sfoglia di pasta nella tortiera. Con le dita fai aderire l'impasto alla tortiera, poi taglia la pasta in eccesso e fai dei buchi sul fondo e sui lati con una forchetta.
Versate nella base la crema e livellatela bene con il dorso di un cucchiaio. Stendete la pasta rimanente sottilmente e ricavate 9 strisce che disporrete a griglia sulla torta. Spennellate con un po' di bevanda di soia e infornate a 180° per 40-45 minuti (dipende molto dal forno, la mia ha cotto con il ventilato 40 minuti). Lasciate raffreddare la torta su una griglia per almeno 2-3 ore prima di spolverare con lo zucchero a velo e di assaggiarla. 

P.S. Questa è un'ottima base anche per una crostata alla frutta, sarà sufficiente cuocere il guscio di frolla in bianco per una ventina di minuti e mettere in un secondo momento la crema e la frutta fresca ben disposta sulla superficie. Oppure, un'altra idea è quella di unire amarene sciroppate nella crema o sulla superficie come decorazione, una delizia.